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Cassazione: dilazione con il fisco non interrompe la prescrizione

Il pagamento di alcune rate non è anticipo

La Cassazione, con la recente Ordinanza n. 7820 del 27/03/2017, ha confermato il proprio orientamento (si veda Cass. n. 4324/2010) con il quale ha chiosato che il pagamento parziale della dilazione concessa dall’Agente della riscossione non è idoneo ad interrompere il corso della prescrizione dell’obbligazione tributaria.

Per la Suprema Corte la dilazione non è un riconoscimento del debito con il Fisco (anche se valutato come tacito comportamento), perché non vi è la chiara volontà del debitore (il contribuente) di corrispondere solo alcune rate del piano di dilazione come pagamento parziale del dovuto.

In altri termini, il pagamento parziale della dilazione comporta interruzione del debito solo se il contribuente ha comunicato all’Agente della riscossione (magari con raccomandata) la chiara volontà di pagare alcune rate solo come anticipo sul maggior dovuto. Fattispecie alquanto improbabile.

Pertanto, solamente il totale pagamento della dilazione conclusa con il fisco interromperà la prescrizione del credito tributario.

Tale sentenza è molto interessante anche considerando che in ambito tributario le sanzioni si prescrivono in 5 anni (Cass. n. 1715/2016).

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