La Flat tax comincerà con le partite IVA
Allargamento del regime forfettario già esistente

Sono sempre più pressanti le voci che arrivano dal Ministero in riferimento ad un inizio graduale della, cosiddetta, Flat Tax. In buona sostanza, vi sarà l’applicazione di una imposta sui redditi uniforme per tutti i contribuenti.
Secondo le indicazioni del sottosegretario al MEF, Massimo BITONCI, l’inizio di tale Flat Tax sarà attuato con la legge di Bilancio e riguarderà le Partite IVA e le piccole imprese. Sarà un ampliamento del regime speciale forfettario.
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Il regime forfettario
Tale regime forfettario è stato introdotto dalla Legge n. 190/2014 (Finanziaria 2015) e poi modificato, da ultimo, dalla Legge 208/2015 (Finanziaria 2016). Ora questo è l’unico regime agevolato rimasto.
Tale regime prevede le seguenti caratteristiche:
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pagamento di imposta fissa pari al 15% che sostituisce Irpef, addizionali Irpef, Irap ed Iva;
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si applica il regime di cassa, cioè i tributi sono pagati solo su ricavi o compensi realmente percepiti;
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le spese sono considerate in modo forfettario;
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i requisiti di accesso a tale regime speciale sono in considerazione a determinati requisiti:
Requisiti
Dettagli
Limiti dei ricavi e compensi
Da €25.000 ad € 50.000 a seconda dell’attività esercitata
Spese per lavoro dipendente e assimilati
Non superiori ad €5.000 lordi
Beni strumentali
Costo complessivo non superiore ad €20.000
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La Flat Tax
Come sopra anticipato, secondo indiscrezioni del Ministero per attuare inizialmente la Flat Tax sarà aumentato il limite dei redditi e compensi.
Vi sarebbero due possibilità allo studio:
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aumentare per tutte le categorie il limite dei redditi e compensi ad €80.000;
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raddoppiare singolarmente i limiti di reddito e di compensi, già indicati dalla legge vigente, per ogni categoria.
Ad esempio, per i servizi al commercio a ai servizi di alloggio e di ristorazione, potrebbero beneficiare di tale inizio di tale Flat Tax chi crea reddito fino ad €50.000,00.
Secondo il Governo tale allargamento del regime forfettario dovrebbe garantire un gettito di oltre 3 miliardi di euro