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Ecco il Decreto Ristori Bis

L'estinzione dell'IMU era già stata prevista dal Decreto Rilancio, Decreto Agosto e dal primi Decreto Ristori

In data 9 novembre 2020, è stato bollinato dalla ragioneria dello Stato il nuovo Decreto che dovrebbe ristorare le attività e gli imprenditori che hanno dovuto chiudere nella seconda ondata, a causa del nuovo LOCK-DOWN. Tale decreto è stato nominato “Decreto Ristori Bis” (per il Decreto Ristori CLICCA QUI; per il Decreto Ristori Ter CLICCA QUI)

Ecco il testo

Ecco gli allegati

Il Decreto Ristori Bis ha come oggetto le Zone ROSSE e le Zone ARANCIONI, clicca qui per vedere il DPCM con le risposte del Governo.

Analizziamo gli argomenti principali (tali punti sono ancora in fase di rianalisi)

Spostamento dei pagamenti IRAP e imposte dei redditi al 30 aprile 2021 (art. 6)

Il Decreto Ristori Bis per i contribuenti, che applicano gli indici ISA, e che hanno residenza o domicilio nelle Zone Rosse o nelle Zone Arancioni, sono spostare al 30 aprile 2021 i pagamenti di IRAP e imposte sui redditi (di novembre-dicembre 2020). Tale spostamento si applica indipendentemente al calo di fatturato o dei corrispettivi

Spostamento dei pagamenti di novembre 2020 al 16 marzo 2021 (art. 7)

Le scadenze per IVA, ritenute e addizionali Regionali e Comunali, per le attività sospese nelle Zone Arancioni e nelle Zone Rosse, per il mese di novembre 2020, saranno tutte spostate al 16 marzo 2021 e pagate (per maggiori info CLICCA QUI:

– in unica soluzione al 16 marzo 2021;

– in 4 rate uguali a partire dal 16 marzo 2021.

(In tale sospensione del mese di novembre 2020, rientrerebbero anche la rata relativa ai pagamenti delle ritenute e dell’Iva già sospesi a marzo-maggio 2020 è posticipate al 16 settembre, dal Decreto Agosto il cosiddetto doppio Binario).

Contributi a fondo perduto (art. 1  e art. 2, nonché art. 12)

Il Decreto Ristori Bis allarga l’elenco dei contribuenti interessati a tale contributo, rispetto al precedente Decreto Ristori.

Il sistema che vien utilizzato per erogare tale contributi sarà uguale a quello del Decreto Ristori:

1) determinare la differenza tra il fatturato e i corrispettivi conseguiti ad aprile 2019 e quelli relativi allo stesso mese del 2020;

2) applicare a tale valore una percentuale variabile a seconda dell’ammontare complessivo dei ricavi o compensi realizzati nel periodo d’imposta precedente a quello in corso al 19 maggio 2020:

  • 20% se essi non superano €400.000,00,

  • 15% se sono superiori a €400.000,00, ma non superiore ad €1.000.000,00,

  • 10% se sono maggiori ad €1.000.000,00;

3) il risultato ottenuto (dall’operazione: perdita subita X la percentuale applicabile) deve essere ulteriormente moltiplicato per la percentuale dei nuovi coefficienti contenuti nell’allegato 1 del Decreto.

[4) raddoppiato per gli esercizi che sono stati costretti a chiudere]

Per maggiori info anche in rapporto con il precedente Decreto Ristori, CLICCA QUI.

Stop saldo IMU (art. 5)

Per le attività di tutt’ Italia viene annullato il saldo IMU, ma solo se l’attività, dell’ALLEGATO 2, è gestita dal proprietario. Si ricorda che già con il Decreto Rilancio (n. 34/2020) il legislatore aveva abrogato la prima rata dell’IMU. Anche il Decreto Agosto (n. 104/2020) aveva previsto l’esonero dell’acconto per gli immobili adibiti a cinema, teatri (categoria catastale D3), discoteche e night club. Anche con il primo Decreto Ristori (n. 137/2020) è stata prevista l’esenzione del saldo per specifiche attività indicate nel relativo allegato.

Spostamento al 16 marzo 2021 dei contributi dovuti dai Datori di lavoro (art. 11)

Sono spostati al 16 marzo 2021 i contributi dovuti dai datori di lavoro, per il mese di novembre 2021,  che:

  • sono già indicati nell’art. 13 del primo Decreto Ristori, ora allargato ad altri contribuenti di tutt’Italia;
  • hanno sede legale o operativa nelle Zone Rosse o nelle Zone Arancioni.

Sulla TARI

Non è prevista la sospensione della TARI

Credito d’imposta per gli affitti (art. 4)

Tale tax credit sugli affitti è pari al 50% per i canoni sugli immobili diversi dall’uso abitativo e del 30% per gli affitti d’azienda. Vale per i tre mesi di ottobre, novembre e dicembre e può essere anche ceduto al proprietario dell’immobile.

Bonus Baby-Sitting

Per i genitori lavoratori viene riproposto il bonus baby-sitting e il congedo parentale (clicca qui per maggiori Info)

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