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INPS. Aumentato il tasso d’interesse per le dilazioni

INPS. Aumentato il tasso d'interesse per le dilazioni

Con la Circolare n. 31/2023 dell’INPS (si veda anche la Cir. n. 10/2023 dell’INAIL per l’aumento al 9% delle sanzioni civili) è stato effettuato un rincaro del tasso d’interesse delle dilazioni dei debiti contributivi, richieste dopo il 22 marzo 2023. Il tasso è passato dal 9% al 9,5%.

Tale aumento è una concausa del rialzo dei tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento (Eurosistema, ORP) deciso dalla Banca Centrale Europea con la decisione del 16 marzo 2023

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Scarica qui la Circolare INPS n. 31 del 20 marzo 2023:

Scarica qui la Circolare INAIL n. 10 del 30 marzo 2023 sulle sanzioni civili:

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Sull’aumento dell’interesse per le dilazioni dei pagamenti contributivi

Il contribuente che intende corrispondere debiti contributivi e sanzioni in modo dilazionato subisce un tasso d’interesse, ora, del 9,5% annuo, appunto per aver richiesto il pagamento a rate.

Questo per le dilazioni richieste dopo il 22 marzo 2023. Le rateazioni già in essere notificate prima di tale data non subiranno rincari sul tasso di interesse.

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Sull’aumento dell’interesse per le sanzioni civili degli omessi pagamenti contributivi

Le sanzioni civili sono quella “punizione” applicata, oltre agli interessi, a quei contribuenti che omettono di corrispondere i contributi dovuti.

Tali sanzioni per le omissioni passano dal 9% (precedente tasso era del 3,5% ora aumentato del 5,5%). Fermo restando che le sanzioni civili non possono essere superiori al 40% dell’importo dei premi non corrisposti entro la scadenza di legge.

Tali sanzioni civili sono applicabili anche alle regolarizzazioni spontanee, sempre che non vi sia una formale contestazione o una richiesta di pagamento da parte degli enti previdenziali.

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