Avvisi di accertamento e di addebitoINPS-Pensione

Compliance per l’INPS. Prima una comunicazione bonaria, poi gli avvisi esecutivi

Compliance per l’INPS

Con l’approvazione, il 01 maggio 2023, della “bozza” del DDL lavoro (il cosiddetto Decreto Lavoro), il Governo ha introdotto importanti novità nel settore lavoro e contributi INPS.

In particolare, per quanto riguarda l’attività accertativa ed esecutiva dell’INPS è stata inserita, come per l’Agenzia delle Entrate, una fase di compliance, la fine di aiutare il contribuente a corrispondere le somme senza subire subito un vero e proprio procedimento esecutivo dell’INPS.

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Dall’anno 2011, l’Istituto previdenziale non si avvale più dell’invio di un, cosiddetto, avviso bonario, poi l’iscrizione a ruolo ed infine l’invio della cartella.

Ora, ex art. 30 del D.L. n. 78/20110, l’INPS emette subito un avviso immediatamente esecutivo. In buona sostanza, tale avviso è già titolo per attivare il pignoramento delle somme richieste (per maggiori info CLICCA QUI).

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Con tale modifica introdotta dal Governo vi saranno le seguenti novità.

NOVITA’SPIEGAZIONE
Compliance, il ritorno dell’avviso bonarioPrimo atto che verrà inviato al contribuente sarà un avviso bonario per attivare la compliance Ricevuto tale avviso, il contribuente ha 2 possibilità:
1.Entro 90 giorni comunicare all’INPS eventuali anomali dell’avviso, produrre elementi, documenti o fatti che giustificano tali anomalie;
2.Entro l’alternativo termine di 30 giorni, si potrà procedere alla regolarizzazione versando i contributi contestati, anche ratealmente (rateazione con rate che passano dalle attuali 24 a 60), con sanzioni nella misura del 2,75% annuo.
Notifica dell’avviso immediatamente esecutivoDopo la notifica dell’avviso bonario ed il contribuente non ha posto in essere una delle due condizioni sopra indicate, vi sarà la notifica dell’avviso INPS immediatamente esecutivo, ex art. 30 D.L: n. 78/2010.
Tuttavia, se il contribuente corrisponderà le somme indicate in tale avviso esecutivo, entro il termine di 40 giorni, le sanzioni saranno pari al 50% di quelle ivi indicate.
Allargamento dei controlli da parte dell’INPSL’INPS avrà un potenziamento della sua fase ispettiva.
Gli accertamenti d’ufficiosi potranno basare sulla consultazione di banche dati non solo dello stesso istituto, ma anche di altre banche dati della Pubblica Amministrazione.

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