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INPS: con il decreto su Reddito di cittadinanza è sospesa la prescrizione quinquennale

L’INPS, con la circolare n. 122 del 6 settembre 2019, ha chiarito che, per le amministrazioni pubbliche iscritte alle casse pensionistiche della Gestione pubblica, i termini di prescrizione quinquennali di cui all’art. 3, commi 9 e 10, della legge n. 335/1995 sono sospesi dal 31 dicembre 2014 al 31 dicembre 2021.

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La normativa in questione

A seguito dell’entrata in vigore dell’articolo 19 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 (convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26) è stato introdotto il nuovo comma 10bis all’art. 3 della Legge n. 335/1995.

Tale articolo è quello fatto oggetto d’interpretazione della Cassazione Sezioni Unite n. 23397/2016 (si veda la News del 18 novembre 2016). Basandosi su tale articolo (ai commi 9 e 10) la Suprema Corte ha definitivamente statuito che i contributi si prescrivono in 5 anni e non più in 10 anni.

In buona sostanza il nuovo articolo 10 bis della Legge n. 335/1995 prevede:

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La Circolare n. 112 del 06 settembre 2019

Tale circolare, nell’interpretare tale novità legislativa e le interpretazione della Suprema Corte ha precisato:

Quindi detto articolo rinvia al 31 dicembre 2021 l’applicazione dei termini di prescrizione, di cui ai commi 9 e 10 dell’articolo 3 della legge 8 agosto 1995, n. 335, delle contribuzioni obbligatorie afferenti ai periodi di competenza fino al 31 dicembre 2014.

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