Avvisi di accertamento e di addebitoNotifica PECSenza categoria

L’avviso di accertamento via Pec è nullo

Per la Commissione Tributaria Regionale della Lombardia n. 3700 del 22 giugno 2016 l’avviso di accertamento notificato via pec è nullo e non può neppure essere sanato dal successivo comportamento del contribuente che si costituisce in giudizio per eccepire il vizio radicale di notifica (pertanto è inesistente). Lo strumento della pec (Posta elettronica Certificata) per la notifica degli avvisi di accertamento non è contemplato da nessuna norma.

Nell’ordinamento tributario l’unica disposizione che consente al Fisco di notificare atti attraverso gli indirizzi di posta elettronica certificata è l’articolo 26 del dpr 602/1973. Tale articolo, però, è espressamente applicabile solo ed unicamente alle cartelle esattoriali (gli altri atti dell’Agente della riscossione) e non può essere certamente esteso agli avvisi di accertamento.

La Commissione Tributaria Regionale della Lombardia ha affermato che l’avviso di accertamento via Pec è nullo precisando che “Siamo indubbiamente fuori da ogni ipotesi di schema legale di notificazione, tanto che non può parlarsi di notificazione meramente nulla quanto piuttosto di notificazione del tutto inesistente, vizio radicale del procedimento notificatorio insuscettibile di sanatoria, specie in un caso come quello in esame in cui il ricorso tributario presentato dal contribuente è stato volto ad eccepire proprio l’inesistenza della notifica e prima di ogni altra difesa in merito”.

La Commissione Tributaria Regionale della Lombardia conferma, quindi, la specialità della procedura di notifica degli atti via pec che non ammette deroghe alla previsione normativa, pena nullità radicale della notifica. Come già confermato da altre recenti sentenze del Giudice Tributario (Commissione Tributaria Provinciale Lecce n. 611 del 25 febbraio 2016; Commissione Tributaria Provinciale Napoli Ordinanza  Sezione 28, con ordinanza n. 1817/28/2016, del 12 maggio 2016; Commissione Tributaria Provinciale Milano n.  5667  del 23 giugno 2015).

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