Equitalia non può avere Avvocati

Riscossore e Avvocati. La questione alle Sezioni Unite

Per la Cassazione il nuovo Riscossore è un Ente, con conseguenze sui dipendenti e sulla sua competenza

Con l’art. 1, comma 8, del D.L. n. 163/2016 il legislatore ha dichiarato la cessazione della vecchia Equitalia, sostituita dal nuovo Ente: Agenzia delle Entrate-Riscossione. Da tale novella si sono susseguite diverse problematiche: l’inquadramento giuridico del nuovo Ente, l’inquadramento dei propri dipendenti e, principalmente, la NON possibilità che tale soggetto possa farsi difendere dal Avvocati del Libero Foro (si veda anche art. 11, comma 2 D.Lgs. n. 546/1992, modificato dall’art. 9 D.Lgs. n. 156/2015). Ora la Cassazione, con l’Ordinanza interlocutoria  n. 18350 del 09 luglio 2019, ha sollevato la questione alle Sezioni Unite

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La difesa del Riscossore con Avvocati

Sotto tale ultima problematica (la difesa del Riscossore tramite Avvocati) si sono susseguite di verse pronunce di merito e di legittimità (vedi news del 17/9/2019), ma la Suprema Corte, in buona sostanza, ha sempre statuito che:

  • il nuovo Ente (Agenzia delle Entrate-Riscossione) deve stare in giudizio con propri funzionari oppure con l’Avvocatura di Stato (per la difesa con Avvocato del Libero Foro deve essere data prova delle fonti di che concedono tale potere di rappresentanza e di difesa).

Nel tentativo di risolvere tale limite della legitimatio ad processum in capo all’Agenzia delle Entrate-Riscossione il legislatore ha emanato una norma che interpreta autenticamente tale art. 1, comma 8, del D.L. n. 193/2016.

Precisamente l’art. 4-novies D.L. n. 34 del 30 aprile 2019 (entrata in vigore il 30 giugno 2019):

  • 1. Il comma 8 dell’articolo 1 del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° dicembre 2016, n. 225, si interpreta nel senso che la disposizione dell’articolo 43, quarto comma, del testo unico di cui al regio decreto 30 ottobre 1933, n. 1611, si applica esclusivamente nei casi in cui l’Agenzia delle entrate-Riscossione, per la propria rappresentanza e difesa in giudizio, intende non avvalersi dell’Avvocatura dello Stato nei giudizi a quest’ultima riservati su base convenzionale; la medesima disposizione non si applica nei casi di indisponibilità della stessa Avvocatura dello Stato ad assumere il patrocinio”. (si veda anche News del 11/7/2019 e News 21/5/2019)

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Le ultime pronunce della Cassazione. L’AdER è un Ente

Orbene, pur considerando la sopra indicata novella legislativa, la Suprema Corte ha continuato a considerare come non costituita (quindi nulli i relativi atti) la costituzione di Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Per la Cassazione se l’Agenzia delle Entrate-Riscossione si fa rappresentare da un Avvocato del libero Foro (senza dare atto delle fonti di rappresentazione e di assistenza), non può essere parte del processo.

Va vi è un altro importante passaggio del Supremo Consesso che ben qualifica tale Agenzia delle Entrate-Riscossione. Per la Cassazione il nuovo Riscossore è un Ente (Cass. 23178 del 17 settembre 2019). Quindi è uguale all’Agenzia delle Entrate.

Tale qualificazione giuridica comporta inevitabilmente grosse questioni sulla legittimità:

  • dei dipendenti del nuovo Riscossore (vedi News del 4/6/2019);

  • della competenza territoriale di AdER (vedi News del 18/9/2017);

  • della legittimazione della difesa processuale tramite Avvocati del libero Foro (vedi sopra).

Per di più la Suprema Corte, anche dopo l’entrata in vigore dell’art. 4-novies del D.L. n. 34/2019 (30 giugno 2019, vedi sopra), ha ritenuto di sollevare la questione alle Sezioni Unite per aver una univoca decisione (Cass. n. 18350 del 9 luglio 2019). E’ chiaro che la Suprema Corte non condivide tale scelta del legislatore e ritiene necessario dare un po’ di chiarezza ai giudici di merito.

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